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Guida al Piano Transizione 4.0

Di Elena Vergine 17 Agosto 2021

Per incentivare la diffusione delle tecnologie 4.0, rinnovare le produzioni e stimolare gli investimenti privati, lo Stato ha elaborato il Nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0, grazie al quale è possibile accedere a importanti crediti d’imposta. Si tratta di una vera e propria rivoluzione, perché consente di ottenere importanti benefici fiscali, calcolati sul costo di acquisto di beni o servizi materiali o immateriali a sostegno dell’innovazione tecnologica, tra cui anche i nostri software avanzati Verizon Connect per la gestione delle flotte aziendali. In base infatti alla perizia giurata rilasciata lo scorso 19 aprile, il nostro prodotto rientra nella categoria “software, sistemi, piattaforme e applicazioni per la gestione e il coordinamento della produzione con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio” e che soddisfa il requisito dell’interconnessione e integrazione richiesto dalla normativa “Industria 4.0”. Ma procediamo con ordine e scopriamo cosa indica l’espressione “Industria 4.0” e quali vantaggi comporta. 

Cos’è Industria 4.0? 

Con il termine Industria 4.0 si intende un modello di produzione e gestione aziendale. Secondo la definizione del Mise, gli elementi che determinano il progetto sono «connessione tra sistemi fisici e digitali, analisi complesse attraverso Big Data e adattamenti real-time». Più semplicemente, si fa riferimento all’utilizzo di macchinari connessi al Web, all’analisi delle informazioni ricavate della Rete e alla possibilità di una gestione più flessibile del ciclo produttivo. Alla base dell’Industria 4.0 esistono tecnologie digitali (Smart Technologies) capaci di aumentare l’interconnessione e cooperazione delle risorse (asset fisici, persone e informazioni) usate nei processi operativi, sia interne all’azienda sia distribuite lungo la value chain. Queste tecnologie si suddividono in due grandi insiemi: 

●    Tecnologie dell’Information Technology (IT): Industrial Internet (of Things), Industrial Analytics, Cloud Manufacturing;
●    Tecnologie dell’Operation Technology (OT): Advanced Automation, Advanced Human Machine Interface, Additive Manufacturing.

Tali tecnologie toccano le diverse sfere produttive interne all'azienda, esigono nuove skill e capacità e si applicano a svariati processi. Ma hanno un fondamentale tratto comune: quello di abilitare una forte interconnessione tra le risorse utilizzate nei processi operativi. 

Il Nuovo Piano Nazionale di Transizione 4.0 


Il Nuovo Piano Nazionale di Transizione 4.0 è la base principale su cui si fonda il Recovery Fund italiano. L’investimento consiste in circa 24 miliardi di Euro per una misura strutturale che prevede il potenziamento di tutte le aliquote di detrazione del credito di imposta in vigore e un importante anticipo dei tempi di fruizione. 

Inserito nella Legge di Bilancio 2020, il Nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0 si pone due obiettivi fondamentali: 

●    Stimolare gli investimenti privati;
●    Dare stabilità e certezze alle imprese con misure che hanno effetto da novembre 2020 a giugno 2023.

Il tutto a sostegno degli investimenti relativi all’innovazione tecnologica, anche attraverso importanti piani di ammortamento e vantaggiosi crediti di imposta mirati principalmente alle attività di ricerca e sviluppo. 


Ai sensi dell’art. 185 della Legge di Bilancio 2021, il Piano Transizione 4.0 “si rivolge a tutte le imprese residenti in Italia, comprese le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito dell’impresa, che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, a decorrere dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2022.” 


È prevista una proroga di sei mesi, ovvero entro il 30 giugno 2023, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione. 

A chi si applica il Piano Transizione 4.0? 

Con il Piano di Transizione 4.0 è stata estesa la portata di accesso del credito di imposta a tutte le tipologie di impresa di ogni settore, senza particolari limitazioni, includendo anche le medie e piccole aziende fino a oggi escluse da tali tipologie di sgravi fiscali da parte dell’Agenzia delle Entrate. Questa decisione nasce con l’obiettivo di incentivare gli investimenti, offrendo così dei supporti attivi a tutte le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali e che siano funzionali alla trasformazione digitale e tecnologica dei sistemi produttivi. 

I nuovi tetti e le aliquote del Piano Transizione 4.0 

Il Nuovo Piano Transizione 4.0 ha previsto questo sistema di credito di imposta: 

  • Credito di imposta per i beni strumentali non 4.0: aliquota portata dal 6% al 10% con il limite di due milioni per i beni materiali e di un milione per quelli immateriali per il 2021 ed al 6% per il 2022; per le attività funzionali allo svolgimento del lavoro in modalità agile l’aliquota applicate è del 15%;
  • Credito di imposta per beni strumentali materiali 4.0: aliquota al 50% per il 2021 per investimento sotto i 2.5 milioni, e al 30% al di sopra di tale importo e fino a 10 milioni. Per il 2022 le aliquote scenderanno al 40% e 20%;
  • Credito di imposta per beni strumentali immateriali 4.0: l’aliquota sale dal 15% al 20% per il 2021 e per il 2022, fino all’importo massimo di 1 milione;
  • Credito di imposta per ricerca, sviluppo, design e innovazione: l’aliquota passa dal 12% al 20% e massimale che sale da 3 a 4 milioni di investimento per le attività di ricerca e sviluppo, mentre per quanto attiene lo sviluppo ed il design, l’aliquota passa dal 6% al 10% con massimale di 2 milioni e ulteriore incremento al 15% per le attività legate alla transizione ecologica 4.0 ed innovazione digitale 4.0;
  • Credito di imposta sulla formazione: aliquota del 50% e massimale di 300 mila euro per le piccole imprese, mentre per le medie e grandi imprese le relative aliquote sono del 40% e 30% con massimale di 250 mila euro.

Piano di Transizione 4.0: casi di esclusione 

Come riportato dalla Legge di Bilancio 2021 art. 185 (comma 2)  i crediti d’imposta “non spettano alle imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale o sottoposte ad altra procedura concorsuale o che abbiano in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni.” Per le imprese ammesse al credito d’imposta, la fruizione delle agevolazioni è subordinata alla condizione del rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro applicabili in ciascun settore e al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori. 

Piano di Transizione 4.0: migliora l’efficienza e la produttività dei veicoli della tua flotta aziendale 

Come precisato all’inizio di questo articolo, tra i beni strumentali materiali a supporto dell’innovazione tecnologica che rientrano nelle agevolazioni e nei benefici fiscali del nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0, è incluso il nostro software avanzato per la gestione della flotta aziendale. Attraverso il credito di imposta del Piano Transizione potrai investire in nuovi beni per la tua flotta, a patto che rientrino nella categoria di beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi dell’industria 4.0. In questo caso, potrai godere di un’agevolazione del 50% del tuo investimento, fino a 2,5 milioni d’investimento. La compensazione, utilizzabile tramite il modello F24, avviene in tre quote annuali di pari importo, quindi potrai godere per ben tre anni dei benefici del credito d’imposta legato al Nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0. 

Quali sono i vantaggi di un software per la gestione della flotta? 

I vantaggi della nostra piattaforma di gestione delle flotta sono molteplici: 

  • La sicurezza del conducente al primo posto: uno dei principali vantaggi del nostro software è il costante monitoraggio sulla guida degli autisti dei veicoli aziendali. Tenendo traccia dei conducenti, le aziende possono monitorare, gestire e, in ultima analisi, contribuire a ridurre gli incidenti causati da una guida pericolosa.
  • Riduzione del consumo di carburante: grazie al monitoraggio del carburante, sarà possibile individuare facilmente le modalità di risparmio disponibili, e attraverso report approfonditi, si potrà inoltre identificare e risolvere problemi e sprechi dovuti ad abitudini di guida scorrette.
  • Aggiornamenti quasi in tempo reale: il software di tracciamento dei veicoli GPS permette a chi gestisce una flotta di seguirla praticamente in tempo reale e di reindirizzare i veicoli quando necessario.
  • Maggiore efficienza e riduzione dei costi grazie a un servizio di reportistica personalizzata: il software fornisce rapporti dettagliati e personalizzati per i responsabili flotte, che saranno così in grado di trasformare quei dati in informazioni preziose.
  • Migliore manutenzione del veicolo: un sistema di gestione della flotta fornisce tutto il necessario per sviluppare un programma di manutenzione preventiva davvero efficace, inoltre consente ai manager di monitorare i guasti, lo stato dei rimorchi e di gestire eventuali riparazioni di emergenza.
  • Ottimizzazione del percorso: un software di gestione della flotta aiuta le aziende a pianificare le giornate lavorative, i percorsi e l’organizzazione della flotta in modo efficiente, creando così le condizioni ideali per risparmiare denaro nel lungo periodo.

Conclusioni 

In un'economia sempre più digitalizzata, i software si stanno affermando come uno strumento indispensabile in grado di aiutare le aziende a migliorare il loro business. Ecco perché investire in una piattaforma completa di gestione della flotta rappresenta la strategia vincente per ottenere una maggiore produttività,   efficienza e promuovere la sicurezza all’interno della tua azienda. 

Verizon Connect non fornisce consulenza fiscale, legale o contabile. Questo materiale è stato preparato solamente a scopo informativo e non è destinato a fornire e non deve essere considerato uno strumento di consulenza fiscale, legale o contabile. Per una consulenza adeguata con riferimento al Piano di transizione 4.0. dovresti consultare i tuoi consulenti fiscali, legali e contabili. 

Elena Vergine

Elena è Marketing Specialist per Verizon Connect Italia e Intl. Supervisor del team dei Marketing Specialists in Verizon Connect. Dopo oltre tre anni di esperienza in campo editoriale e più di 6 anni nel Marketing e nella Comunicazione, Elena crede fortemente nel valore dei contenuti.


Etichette: Controllo dei costi, Dati e analisi, Gestione del business, Manutenzione, Normative, Servizio al cliente, Sicurezza, Stili di guida degli autisti, Controllo dei consumi, Cruscotto e Reports, Gestione del team, Posizione e percorsi, Storico percorsi

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